sabato 8 ottobre 2016

MARTE: finalmente!!!

Eravamo su Marte oramai da 7 mesi e la base era pressochè completata: il lavoro era stato duro, ma non impossibile, grazie alla preparazione che avevamo avuto sulla Terra e alla tecnologia: infatti i materiali da usare, incastrare, utilizzare erano già pronti ed impacchettati in modo irreprensibile e avevano resistito ad ogni scossa e ad ogni urto dell'ammartaggio, così come ora dovranno resistere ad ogni "intemperanza" Marziana.


Dal momento dello sbarco eravamo soli, soli con noi stessi, soli con se stessi e soli ... con Marte!
Cosa avremmo dovuto affrontare? Cosa ci aspettava? Cosa ci sarebbe arrivato dalla Terra, da Marte stesso, dallo Spazio...

Eravamo pionieri persi nell'infinito, eravamo i primi e la nostra iniziale sensazione fu di paura, di piccolezza, di incapacità, ma anche di euforia ed esaltazione per ciò che avremmo potuto fare e costruire in un nuovo Mondo!
Era l'ebbrezza di Colombo di fronte all'America. Era il senso di potenza di Eric il Rosso di fronte a Vinland. Era la gioia prorompente di essere i primi e i primi su Marte!!!
Era il senso della sfida di fronte all'Ignoto e la Speranza di poter vincere!

La zona di sbarco era stata scelta accuratamente: una zona pianeggiante e desertica per non incontrare ostacoli, ma anche abbastanza vicina ad una catena di montagne in modo da permettere l'esplorazione di depressioni ed eventuali grotte con la presenza di residui di acqua.
Noi 10 siamo volontari, tutti laureati in settori specifici, stipendiati cioè dipendenti della Teslex, la società del grande plurimiliardario che si è preso in carico i viaggi su Marte dopo il forfait della NASA per motivi economici. Il nostro contratto è a vita e ... ad eredi: non abbiamo piu' famiglia o ci siamo impegnati a lasciarla per sempre e soprattutto a farcene una nuova su Marte. Secondo il contratto,  la nostra paga non consiste in soldi, ma in tutto ciò che ci permetterà l'installazione e la costruzione di una Colonia su Marte. La nostra paga sarà la nostra nuova vita, la realizzazione del nostro sogno di avventura!
 Dopo aver operato unitariamente per la costruzione della base e la messa in funzione di ogni apparato, terminata  la fase 1, siamo passati alla Fase 2, cioè a lavorare nei nostri specifici  settori.
Nessuno di noi poteva e doveva per motivi di evidente sicurezza operare da solo, ma eravamo divisi a gruppi di 2.

- 1 e 2: Thomas ed Ann ( Ingegneri meccanici e strutturali) sono incaricati della sorveglianza, della piena efficienza e del controllo costante di ogni  apparato della base e come grado, hanno autorità su tutto e tutti; hanno insomma l'ultima parola in fatto di decisioni.
Questo non tanto nei confronti del nostro piccolo gruppo di 10 persone, quanto in previsione dell'arrivo dei primi 100. Infatti  lavorare coi gruppi piu' grossi costituisce sempre un problema  e un'incognita e per lo meno nella fase iniziale della storia marziana sarà necessario partire con un controllo altamente centralizzato. Vale a dire che la democrazia nella concezione terrestre dovrà essere inizialmente messa da parte, un po' come agivano gli antichi Romani che in caso di pericolo sospendevano le diverse istituzioni per passare i poteri nelle mani di un -dictator-, anche se per un periodo limitato onde evitare  "sogni di gloria"cioè la presa del potere da parte di chi doveva controllarne i limiti.

-3 e 4: Sylvie e Franck (ingegneri in botanica e biotecnologia) sono i "contadini della base" addetti alle serre con coltivazione idroponica.
Per i primi mesi noi abbiamo parecchio cibo a disposizione liofilizzato, disidratato, surgelato, in scatola, in pillole e via, ma la priorità per ogni altro intervento , compreso l'arrivo dei 100, richiede che il laboratorio agroalimentare sia al massimo delle sue funzioni e con questo intendo anche la ricerca all'esterno di terreno che con le dovute precauzioni iniziali possa essere coltivato. Infatti la quantità di terra portata attraverso lo Spazio non è altissima, e richiederà uno sfruttamento razionale  intensivo.

 Nel frattempo le nostre razioni dovranno essere tese al massimo risparmio per prepararci  ad eventuali ritardi sia nel raccolto locale che nell'arrivo dei primi razzi dalla Terra.

-5 e 6: Louis e Jane sono medici specializzati in diverse branche della medicina e si devono prendere cura della nostra salute, tenerla continuamente sotto controllo, ottimizzando al massimo il funzionamento del piccolo ospedale interno, pronto per ogni evenienza e naturalmente per gruppi sempre piu' numerosi.
Particolare attenzione dovranno fornire all'installazione di una camera d'isolamento batteriologico in quanto noi non conosciamo cosa ci sia là fuori e che cosa possa arrivare dallo spazio... O ancora in quale misura il pericolo possiamo essere noi nel senso che i nostri stessi corpi (superando tutti i controlli effettuati) non abbiano portato dalla Terra germi o batteri che con l'atmosfera marziana subiscano un'alterazione e...
be' a questo è meglio non pensarci, per ora!

Ad affiancare il lavoro dei 2 medici, ci sono 2 unità robotizzate ed umanoidi capaci di muoversi, parlare ed agire come uomini. Sono Al1 e Al2 e vederli al lavoro a fianco di Louis e Jane o anche da soli, la loro concentrazione, delicatezza e professionalità, la loro... "umanità"...è veramente sconcertante e  impressionante!

Ah, dimenticavo che Al1 e Al2 hanno superato secondo i requisiti della Legge Robotica del 2020 i test richiesti per l'acquisizione della -cittadinanza umana- e sono uomini a tutti gli effetti!

-7 e 8: John e Carol sono gli psicologi, psichiatri e neuropsichiatri della spedizione. La  loro funzione è importantissima: essi hanno il compito di tenere continuamente sotto controllo ciascuno di noi (e anche di controllarsi essi stessi) per esaminare rigorosamente i nostri comportamenti, la nostra resistenza allo stress, alla deprivazione sensoriale, o meglio al cambiamento di prospettiva, dalla terrestre alla marziana. In sintesi possiamo dire che devono controllare il passaggio dallo spettro dell'azzurro, la Terra, allo spettro del rosso, Marte!
 In particolare devono tenere sotto stretta sorveglianza i numeri 1 e 2 che  hanno il controllo su tutto, e  sono perciò anche i piu' sensibili ad eventuali crolli per stress e a bornout,  di che genere nessuno lo sa in quanto nessuno ha ancora vissuto un'esperienza similare nella Storia dell'Uomo, fuori dalla Terra, nello spazio e poi su un altro Pianeta, e soprattutto non per un periodo limitato, ma come decisa e completa e definitiva emigrazione.
Il primo trasloco spaziale!!!
E il loro incarico diventerà non solo fondamentale, ma anche determinante con l'arrivo degli "Altri".

-9 e 10: infine arrivo io, Bet. Io e il mio collega-compagno Rik siamo, possiamo dire gli esploratori- poliziotti- indagatori- archeologi-archeopaleobiologi e botanici... Insomma il nostro incarico è "esterno" nel modo piu' assoluto: noi siamo i - guidatori - dei 2 rover a nostra disposizione (le nostre sono le prime e per ora uniche patenti SM: spaziomarziali).

I nostri mezzi devono essere sempre preparati e carichi col  nostro materiale che è in pratica un vero piccolo laboratorio completo di attrezzi di ogni genere. Insomma noi dobbiamo uscire muniti di mappa ed esplorare in zone circolari che abbiano sempre al centro la nostra base: dobbiamo prima di tutto mappare, fotografare ogni particolare e ritoccare al caso le carte marziane elaborate sulla Terra con le foto precedentemente fatte del Pianeta. Dobbiamo nello stesso tempo analizzare costantemente l'atmosfera marziana e soprattutto il terreno e la sua composizione. La prima fondamentale ricerca è la presenza, anche la traccia minima di acqua che possa essere prelevata e utilizzata.
Ma nello stesso momento, è chiaro che la nostra ricerca va fatta parallelamente in altre 3 direzioni:
a: ricerca di fossili, da archeobatteri fino ad animali... piu' consistenti" (Speriamo che l'impatto, se ci sarà non sia troppo travolgente")
b: ricerca di grotte e cavità che possano con opportuni accorgimenti essere utilizzati e adattati per altri insediamenti
c: infine,  alcuni nostri strumenti dovranno sempre essere puntati verso lo spazio per il controllo di qualsiasi "cosa" ci possa arrivare in testa, ma anche per la ricerca di ogni  -segnale-".
E' vero che fino a questo momento niente ci fa pensare ad una vita nello spazio per lo meno vicina a noi e capace di inviarci un messaggio, ma le nostre speranze e quindi la nostra ricerca, continua!
Il nostro impegno è quindi notevole e lo diventerà sempre di piu' man mano che il numero dei nuovo "Marziani" sarà destinato ad aumentare.
Anche io e Rik abbiamo l'appoggio di 2 "umanrobot": sono Al3 e Al4, cittadini umani: di solito ci muoviamo in coppie, due di noi su un rover, gli altri 2 sull'altro attenti e pronti ad ogni evenienza!

Per chiudere questa relazione, voglio evidenziare un fatto, cui forse qualcuno avrà già pensato: avrete notato che nei gruppi a 2, siamo sempre un uomo e una donna... questo è chiaramente voluto e fa riferimento già alla fase 3. Quando infatti la colonia sarà avviata, il nostro impegno sarà quello di riprodurci in modo da determinare la sopravvivenza della specie con la continuità.riproduttiva... e in questo senso le coppie sono già state costituite in base a diversi criteri, partiti dal controllo della nostra fertilità e passando dalla compatibilità genetica fino  alla simpatia personale....


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