mercoledì 5 ottobre 2016

GATTI NERI... NERI GATTI (SECONDA PUNTATA)

Anche il creatore dei gialli e dei thriller, il grande scrittore americano Edgar Allan POE fu colto dal fascino e dal mistero del gatto nero, profeta di sciagure e sfortuna.
Il racconto "Il gatto nero" è scritto in prima persona come molte delle opere di Poe e parla di "avvenimenti domestici", come vengono definiti, cioè avvenimenti comuni che diventano ben presto un incubo.
Nel suo matrimonio tutto sembrava scorrere liscio: il protagonista adorava gli animali, "uccelli, pesci rossi, un bel cane, conigli, una scimmiottina e “un gatto”. Quest’ultimo era un animale notevolmente sviluppato e bello, interamente nero; e di una straordinaria sagacità. Parlando della sua intelligenza, mia moglie, che in fondo era non poco dedita alla superstizione, faceva frequenti allusioni all’antica credenza popolare secondo la quale tutti i gatti neri sono streghe camuffate. "

A poco a poco il protagonista vittima dell'-intemperanza-, cioè dell'alcoolismo, vide peggiorare il suo carattere: sempre piu' era irritabile, inquieto e cominciò anche ad usare la violenza, persino con la moglie e naturalmente con i suoi (ex) adorati animaletti.
 Si tratteneva solo con Pluto, il suo gatto nero: Pluto, "che intanto invecchiava e di conseguenza diventava un po’ brontolone" subì le conseguenze del suo cattivo umore. Eufemismo per dire che l'alcool ebbe la meglio e anche il gatto cominciò ad essere maltrattato.
Tutto precipitò una sera quando, tornato a casa piu' ubriaco del solito, il protagonista cercò di afferrare Pluto che per scappare, lo graffiò: così colto da raptus, il padrone gli cavò un occhio col suo coltellino.
Orrore? Rimorso? Dispiacere?
Tutti i sentimenti erano come velati lontani coperti dallo schermo orrido dell'ubriachezza che trionfava, trionfava e ancora trionfava...
Anzi la malvagità e la perversione presero il definitivo sopravvento e aumentavano alla vista del povero animale ferito... fino a che il protagonista non potè neanche piu' sopportare ciò che vedeva, ciò che lui stesso aveva provocato. Afferrò una corda e preparò un nodo scorsoio, prese il gatto e lo impiccò all'albero davanti alla casa!!!

Quella stessa notte, la casa andò misteriosamente a fuoco: solo a stento, lui, la moglie e una domestica riuscirono a scappare.
Il giorno dopo, mentre guardava affranto tra le macerie, il protagonista vide delle persone che osservavano uno dei pezzi di muro rimasti in piedi: perchè???
Avvicinandosi, fu colto da orrore e terrore: vi campeggiava l'immagine di un grande gatto nero con nodo scorsoio...poi lentamente la logica (o quella che credeva fosse logica) prese il sopravvento e gli permise di formulare una contorta teoria  (gatto lanciato da qualcuno contro la finestra per svegliarlo e immagine rimasta impressa sul muro appena dipinto) per calmare le sue ansie.

Nei mesi successivi mentre la paura e il ricordo di ciò che aveva commesso si placavano, l'uomo che continuava a frequentare osterie su osterie, cominciò persino a pensare di prendere un altro gatto e così fece quando ne vide uno simile a Pluto (nero ma con una macchia bianca) in uno dei locali frequentati.

L'animale era molto simile al suo vecchio gatto tanto che si accorse che gli mancava un occhio; poco per volta l'alcoolismo riprese il sopravvento ed egli cominciò a picchiare anche questo animale cui la moglie si era ormai estremamente affezionata.
Intanto piu' veniva picchiato, piu' il gatto sembrava  legato al padrone,
Affettuosità da parte del gatto, odio e paura da parte del padrone, paura perchè la macchia bianca assumeva sempre piu' una forma definita che la faceva sembrare... un patibolo!
Un giorno mentre scendeva in cantina, l'uomo rischiò di cadere sull'animale che ormai lo seguiva ovunque;  in un raptus afferrò l'accetta e... il suo braccio fu fermato dalla moglie che ne ebbe la peggio, infatti,  venne uccisa al posto del gatto.

Come si liberò del corpo della donna???
 Le idee piu' strane gli affollavano la mente finchè l'uomo decise di murare il cadavere della moglie nella stessa cantina. Poi  si mise a cercare colui che riteneva la causa del suo -nero delitto-, ma il gatto era scomparso.
 A tutta prima sorpreso, si calmò e ne fu alla fine veramente contento.

La polizia indagò a lungo sulla scomparsa della moglie, ma non riuscì a scoprire nulla. Poi passato qualche giorno, ecco l'ennesima perquisizione e di nuovo fino alla cantina: mentre  tutti risalivano senza aver trovato  nulla, l'assassino quasi senza un perchè, disse qualche frase stupida sulla solidità della casa e delle sue pareti e nel dirle, col suo bastone picchiò contro il muro e...

"Un lamento dapprima velato e interrotto come il singhiozzo di un bambino, che ben presto diventò un grido prolungato, sonoro e continuo, assolutamente anormale e inumano; un urlio, un mugolio, metà di spavento e metà di trionfo quale poteva venire soltanto dall’inferno, dalla gola dei dannati nella loro agonia e dai demoni esultanti nella dannazione, in un tempo."

Subito i poliziotti si lanciarono ad abbattere il muro e rintracciarono il cadavere della donna e sulla sua testa il gatto... segnalatore che era stato murato con lei!

Così finisce il racconto scritto dallo stesso protagonista nella cella della morte...
Anche Poe fu dunque affascinato dal "potere" del gatto.che riesce alla fine a vendicarsi anche dall'oltretomba del suo torturatore: torna qui la tematica popolare che vuole il gatto, in primis quello nero,  legato al  mistero, all'oscuro,  dotato di leggendarie abilità, maledizione e  sfortuna...

LA  storia del gatto era partita bene: l'uomo ne rispettava l'utilità nella lotta contro i topi e ne veniva ricambiato con una vera adorazione.
Ma allora, che cosa aveva fatto capovolgere la situazione per cui da adorati (mondo egizio) e rispettati (i greci ne rubarono 6 coppie dall'Egitto per introdurli in Europa) divennero perseguitati, odiati, bistrattati e...addirittura bruciati???

Be' quella che era cambiata era la situazione religiosa in Europa dove si era diffuso il Cristianesimo: nonostante nella Bibbia, Antico e Nuovo Testamento compreso, non ci fosse nessun accenno positivo o negativo ai gatti, essi divennero il simbolo del Male, con la M maiuscola, E forse contribuì a questo atteggiamento "gattofobo"il fatto che diverse divinità pagane erano associate alla figura del gatto; la dea egizia Bastet, ma anche la dea, sempre egizia, Iside e soprattutto nel mondo nordico, Freya, la moglie di Odino, molto venerata e rispettata.
Freya era la dea dell'Amore e il suo animale simbolo era proprio il gatto, di cui rappresenta l'ambivalenza; da una parte animale notturno e abile cacciatore, dall'altra amante della casa e della tranquillità.

Di conseguenza il gatto cominciò a non rientrare piu' nelle simpatie della Chiesa, che tra l'altro già assegnava alla donna un ruolo di secondo piano nella vita comune, ma un ruolo di primo piano nella "caduta di Adamo".  Donna, Eva, serpente e mela, donna e gatto furono un connubio molto pericoloso che scatenò ben presto reazioni di un'ignoranza spaventosa.

Detto e fatto: donne anziane, sole malate e magari esperte curatrici con erbe e infusi e  amanti dei gatti con cui condividevano una vita solitaria, scatenarono le ire furibonde della Chiesa che fomentò invece di combattere l'ignoranza crassa del popolo.

Quella donna raccoglie erbe... è una guaritrice... esce di notte... ha sempre con sè un gatto... quella donna è una strega... va nel bosco... compie sacrifici,,,,

Liberiamocene...
Al rogo...Al rogo... lei e il suo gatto!

Uno dei periodi piu' duri fu dal 1250 al 1300: i gatti furono ritenuti colpevoli di ogni disgrazia, ma in particolare di epidemie e certo non si fecero mancare la colpa della terribile terribilissima peste detta nera o grande morte in arrivo dall'Oriente.
Essa -navigava- i mari nel vero senso della parola perchè (come si scoprirà solo nel 1800) era provocata dai morsi delle pulci dei ratti che erano numerosissimi nelle stive delle navi specie quelle che trasportavano frumento o altri alimenti in Europa. Quindi la soluzione sarebbe stata quella di dare mano libera ai gatti, dal nero al bianco o di altro colore, invece l'ignoranza trionfò e proprio a loro fu data la colpa della malattia,
In qualsiasi parte d'Europa, i gatti furono presi uccisi seppelliti ma soprattutto bruciati...e intanto indisturbata la peste dilagò alimentata dall'ignoranza diffusa.
Anche se i dati non possono essere precisi, gli studiosi ritengono che nello spazio di pochi anni sia morto 1/3 della popolazione europea.

Eppure il periodo piu' brutto per la storia del gatto doveva ancora arrivare: la Santa (che di santa aveva poco) Inquisizione...

Papa Gregorio IX nel 1234 aveva già preparato il terreno con la sua bolla "Vox in Rama audita est...":
la bolla fa riferimento alla Bibbia, a Rachele che in Rama piange per i suoi figli che non sono piu' e sollecita a liberarsi di ogni forma di stregoneria e anche... del gatto nero usato in molte pratiche magiche!!!
Erano quindi di ordinaria amministrazione gatti annegati o bruciati o spellati o, come nella cittadina di Ypres, gettati dalla torre  in una vera orgia assassina.
Tra il 1500 e il 1700 furono circa un milione le donne accusate e uccise per stregoneria in Europa e i gatti spesso le seguirono per cui la specie rischiò veramente l'estinzione,

Poi poco per volta, le cose cambiarono e grazie all'Illuminismo quelle idee superstizione furono accantonate, ma ancora nel 1800, proprio nella Francia postrivoluzionaria, precisamente nel 1863, suscitava scandalo Eduard Manet che dipingeva Olympia, una prostituta ritratta nuda insieme ad un gatto nero: esso veniva associato all'amore mercenario e contraddiceva all'immagine del cane che rappresentava la fedeltà e che veniva privilegiato nei ritratti femminili,

I tempi però son cambiati ed oggi possiamo vedere un papa, Benedetto XVI grande amante dei gatti,: oggi che è in pensione con 2 di essi, Contessa e Zorro vivono nei suoi giardini.


Sono tempi diversi ma forse qualcosa di quell'oscuro passato ogni tanto torna a rivivere se si è sentita la necessità di organizzare  il "Gatto Nero Day", la giornata dedicata al gatto nero: ricordatevela, sarà il 17 Novembre, festa che nel mondo è stata festeggiata il 17 Agosto...
 sembra che noi arriviamo sempre un po' dopo...
be' l'importante è arrivare... o no ?


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