lunedì 28 novembre 2016

SCANIA... A DREAM...

SCANIA... SKANE...

Partendo da Copenhagen e attraversando il ponte di Oresund sullo stretto del Kattegat, in pochi minuti ti ritrovi, senza accorgertene, visto che non ci sono piu' controlli di confine, in Svezia, nella sua regione piu' meridionale, la Scania o Skane con capoluogo Malmo il cui bellissimo grattacielo a vortice, il Turning Torso, di Calatrava si vede scendendo in aereo a Kastrup, l'aeroporto di Copenhagen.

Dopo il ponte, nel mio tour abbiamo svoltato a sinistra verso nord, per raggiungere il piccolo porto di Landskrona e visitare l'isola di Ven, l'isola del grande astronomo Tycho Brahe: se avessimo svoltato a destra, avremmo raggiunto sulla costa del Baltico, Ystad...la città dell'Ispettore Kurt Wallander dei celeberrimi romanzi del grande giallista svedese Henning Mankell.

Da questo incrocio, tra un passaggio e una letttura che amo, nasce la mia curiosità per la Scania...

La regione è certo uno dei centri culturali, se non il piu' importante, della Svezia con Lund, con la sua antica e importantissima università, attiva dal 1666 in ottima posizione  per i contatti sia col nord della Svezia, sia con la Norvegia, sia col sud cioè la Danimarca.

Tutta la Scania fu popolata fin dall'Età del Bronzo e pare che, secondo gli ultimi ritrovamenti, sia stata la patria del popolo dei Longobardi, che da qui partirono per la loro grande discesa verso il sud...e anche l'Italia dove costruirono un grande ed esteso regno con capitale Pavia.

Tutti sanno che cos'è un patchwork, letteralmente -lavoro a puzzle-, come una coperta fatta con tanti pezzi di tessuti diversi e di diversi colori: così la Scania è un vero patchworck perchè non ha un aspetto uniforme, ma molto vario.

Campi coltivati e laghi, foreste e castelli (quasi 300), giardini e chiese medievali, paesini, villaggi, città e borghi di pescatori...




Coste rocciose nel nordovest, spiagge sabbiose nel sud, boschi, dolci colline e frutteti...una miriade di campi da golf (piu' di 70 aperti tutto l'anno per il clima mite)...




La lingua naturalmente è lo svedese, ma con un accento particolare e lo scanese moderno è (come dicono sul posto) un danese messo in bocca ad uno svedese.

Tra Malmo e la Norvegia si trova Landskrona da cui, come ho detto, parte il traghetto per l'isoletta di Ven: 4 macchine in croce e una miriade di biciclette, sì perchè Ven è uno dei centri del turismo verde nel senso che vengono favoriti i trasporti non inquinanti come la bicicletta.



 Ven è famosa anche perchè qui si trovano ancora i resti del palazzo e dell'osservatorio astronomico eretto da Tycho  Brahe che ne prese il possesso dal 1576 al 1596: Tycho fu un grande, anzi grandissimo astronomo danese vissuto tra il 1546 e il 1601, che diventò proprietario dell'isola in seguito ad una donazione del re Federico II  di Danimarca e Norvegia per saldare il suo debito con lo zio dello stesso.

 Sull'isola Tycho costruì il suo palazzo-osservatorio che diventò uno dei primi centri euorpei di ricerca astronomica. Egli amava circondarsi di studenti ed esperti e  mandava avanti il tutto con un budget altissimo: fu il maestro di Keplero, certo il suo studente piu' famoso.

Durante gli anni di studio, Tycho aveva perso metà del setto nasale in un duello, per cui per tutta la vita portò una piastra protettiva in argento (o forse rame) che lo rendeva riconoscibilissimo.



Studiò la comparsa di una nuova stella nella costellazione di Cassiopea, coniando il termine Stella Nova (oggi supernova) e osservò anche le comete nei passaggi del 1577 e 1585. In seguito a contrasti col nuovo re, Brahe abbandonò Ven per trasferirsi a Praga, dove si mise al servizio come astronomo e anche astrologo di Rodolfo II d'Asburgo, Imperatore Del Sacro Romano Impero che in quella città aveva trasferito la sua capitale.

Meta d'obbligo nel ritorno verso sud, una fermata a Malmo che con i suoi 320.000 abitanti circa,  è la terza città della Svezia e uno dei suoi porti piu' importanti nel collegamento con la Danimarca. Se Malmo è d'obbligo, lo è ancora di piu' dirigersi subito verso l'edificio simbolo della città, lo splendido grattacielo Turning Torso, che come dice il nome stesso -si avvita- intorno al proprio asse.

Vederlo da lontano è bello, ma un'emozione particolare è fermarsi ai suoi piedi (vista anche la grande accessibilità persino in auto), alzare gli occhi e con calma girarci attorno apprezzando la meraviglia la leggerezza l'armonia creata da Calatrava nel suo particolare stile neofuturista. teso a creare qualcosa do vibrante e vivo...

Inaugurato nel 2005, è alto 190 m con 54 piani, uso residenziale.
Acciaio, vetro, cemento armato per la struttura, alluminio  e cristallo per i rivestimenti, si tratta di 9 cubi rotatori ciascuno di 5 piani,,, una meraviglia!

E  naturalmente, Scania vuol dire Ystad e Ystad vuol dire Wallander!



Ystad è una cittadina nel sud della Scania, per la precisione sul Mar Baltico e da lì partono i traghetti sia per la Germania che per la Finlandia e la Lettonia sull'altra riva del mare.

La notorietà di Mankell e la fama del suo Ispettore ha fatto la fortuna di Ystad, grazie anche alla trasposizione televisiva dei libri in questione: nella cittadina sono organizzati veri e propri tour -gialli- alla ricerca dei luoghi dei libri, in particolare i locali frequentati da Wallander.

Visita interessantissima, ben al di là del giallo, a soli 18 km da Ystad quella ad Ale Stenar, la cosiddetta Stonhenge svedese, l'impressionante cerchio di pietra sulla scogliera vista mare di cui si parla in uno dei  libri di Mankell, risalente forse al 500 d.C.

59 steli di pietra ancora in piedi a riprodurre lo scheletro di una nave vichinga, in un mistero che va al di là dello spazio e del tempo: 67 metri X 19- 1,8 tonnellate l'una- 2 pietre piu' alte, una a poppa una a prua, la prima a fronteggiare il mare, l'altra verso la terra, forse con funzione astronomica...



Nel cuore della -nave- sono stati ritrovati resti umani, ossa e ceneri, per cui una delle teorie piu' accreditate è che fosse una zona di cremazione e sepoltura.

Piu' a sud di Ystad  Loderup, il villaggio dove il padre di Wallander va a vivere comperando una casetta senza dir niente al figlio: la sua massima passione diventa qui la pittura, ma piu' che una passione, diventa quasi un'ossessione perchè dipinge sempre, su tutte le tele, lo stesso soggetto, boschi boschi e ancora boschi e in mezzo, a volte un gallo cedrone.

Il commissario Wallander è un eroe normale, un uomo comune che accanto all'intensa vita da poliziotto combatte anche una fitta serie di problemi familiari: il divorzio dalla moglie, la crisi poi rientrata dell'unica figlia, la malattia progressiva e la morte del padre e infine la stessa malattia ereditaria che gli piomba a poco a poco tra capo e collo fino a che dalla sua casa vede la nipote e... non ricorda piu' il nome della sua bambina adorata... (vedi "L'uomo inquieto")

La luce intensa  del sole nordico estivo, la luce morbida delle lunghe notti e il bianco della neve e del ghiaccio invernale, il rosso falun di molte delle sue case, il blu intenso o plumbeo del mare, il giallo dei campi di colza o il rosso di quelli di papaveri, la dolcezza della Scania....
insomma
 è un bel punto di partenza per conoscere e vivere e amare la Svezia.

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