lunedì 14 novembre 2016

Arrival: una sfida alla percezione del tempo in questo sci-fi movie cerebrale e sofisticato




Una sfida alla percezione del tempo in questo sci-fi movie cerebrale e sofisticato.

Quando 12 misteriosi velivoli extra-terrestri appaiono in tutto il mondo, una squadra d'elite, guidata da una linguista esperta, Louise Banks (Amy Adams), è chiamata ad indagare per scoprire il fine ultimo della loro venuta e rispondere alla ancestrale domanda "perché siete qui?".

L'umanità vacilla sull'orlo di una guerra globale, rivolte piagano il globo mentre i leader delle nazioni cercano invano di collaborare per trovare la soluzione all'enigma.

Non c'è azione fisica, non si tratta di Independence Day o della Guerra dei Mondi, siamo di fronte a fantascienza cerebrale che ha al centro un mistero da risolvere mentale ed elaborato.
Il punto focale si svolge intorno al dialogo tra la linguista Louise Banks, supportata dallo scienziato Ian Donnelly (Jeremy Renner), con le creature, nel tentativo di decifrare i loro messaggi e scoprire il fine ultimo, lo scopo della loro presenza. Da questo dipende il destino stesso della Terra.

Dialogo, linguaggio, collaborazione sono le parole chiave per scoprire il significato del film.
La storia personale e drammatica di Louise accompagna gli eventi principali della pellicola apparentemente con il semplice scopo di dare tridimensionalità al personaggio, azione peraltro riuscitissima, ma è solo alla fine che tutti i pezzi vanno a combaciare in un puzzle perfettamente riuscito che schiude un meccanismo che va a sfidare la nostra percezione della realtà, del tempo, di tutte le cose.

da vedere
un 10
per gli amanti della SF!!!

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