venerdì 2 dicembre 2016

ALIENI...FINALMENTE???

THE ARRIVAL 1996
FILM sifi



Stavo girando su internet e in particolare su You Tube per vedere il trailer di Arrival, un film appena uscito in Uk di SIFI di cui mi ha parlato molto bene mio figlio che vive là, quando mi sono imbattuta in un altro film del 1996 col titolo quasi simile, precisamente “The arrival” e mi sono ricordata di averlo già visto.

Arrival è un recentissimo film di fantascienza che, come fa presupporre il titolo, parla dell’arrivo degli alieni e The arrival, guarda caso, affronta lo stesso preciso argomento…

Il film del 1996 è THE ARRIVAL

regista: David Twohy

Attori: Charlie Sheen. Ron Silver,Teri Polo, Lindsay Crouse, Richard Schiff.

Durata: 120 m
Produzione: Usa-Messico- 1996

La vicenda ha come sfondo il Progetto NASA detto S.E.T.I. cioè Search for ExtraTerrestrial Intelligence (Ricerca di Intelligenza Extraterrestre) che ha come scopo la ricerca di eventuali segnali intelligenti dallo spazio ed egualmente invio di messaggi allo scopo di contattare eventuali intelligenze lontane o vicine, progettato intorno al 1960 e partito nel 1974.

All’inizio le speranze degli astronomi erano altissime e si attendevano prima o poi, piuttosto prima a dir il vero, dei segnali intelligenti.



Così il film del 1996 ha come punto di partenza proprio uno degli osservatori astronomici del Progetto SETI… e il protagonista principale è Zane Zilinski (C. Sheen), un radioastronomo la cui massima aspirazione è quella di ricevere un segnale, quel segnale…!

Una notte, proveniente da una stella, Wolf336, arriva un !qualcosa! che lancia un picco negli strumenti di ricezione e lui insieme ad un suo collega, mettendo in pratica tutti i protocolli di controllo, capisce subito che si tratta di un segnale voluto intelligente...che però si spegne dopo soli 42 sec.
I 2 sono fuori di sé dalla gioia e lanciano (visto che la stella si chiama Wolf:lupo) veri e propri ululati di felicità!
Ma non pensavano che quello sarebbe stato l’inizio di un incubo!!!



Zane parte in quarta e avvisa il suo superiore, ma la cosa dà il via a un insieme di fatti sconcertanti, non ultimo la morte (Fatta passare per suicidio) del suo collega e il suo improvviso e immotivato...licenziamento (col pretesto di taglio dei fondi) oltre alla misteriosa sparizione del nastro registrato.

Zane rimane allibito, ma non si dà per vinto e trovato lavoro come antennista, continua ad indagare e soprattutto cerca di scoprire tutto quello che può sull’osservatorio e si tutto ciò che sembra accadergli intorno,

Con metodi artigianali ma efficaci, Zane riesce nuovamente a captare il segnale, ma sorpresa delle sorprese, questa volta esso arriva da molto vicino, da un villaggio in Messico: qui conosce una scienziata, un’agronoma che sta studiando gli effetti sulle piante delle mutazioni climatiche.

I 2 cominciano ad indagare e si viene a scoprire che esiste una base aliena e che gli alieni riescono tramite una macchina a mutare trasformandosi in terrestri: lo scopo è quello di costruire stazioni altamente inquinanti, capaci di emettere gas nell’atmosfera surriscandandola…


Zane e Ilana vengono scoperti. Zane fugge e cerca di far intervenire la polizia, ma gli alieni riescono a far credere che Egli sia un assassino e che abbia ucciso proprio Ilana.
Il complotto ormai è chiaro nella testa di Zane; lo scopo è quello di mutare il clima in modo da renderlo favorevole alla loro razza, in sostanza questo è l’anticamera di un’invasione in grande stile in cui l’Umanità non avrà piu’ speranze!
Zane ora cerca di rientrare negli USA e con l’aiuto di amici vorrebbe penetrare in un osservatorio e tramite un ripetitore ritrasmettere il segnale ascoltato in modo da rivelare il piano…

Il film è appassionante e alla sua uscita ha avuto un buon successo non solo del pubblico ma anche della critica. So che è uscito nel 1998 il sequel, ma io non l’ho visto anche se mi farebbe piacere veramente.

Il tema è appassionante e mi ricorda la frase che spesso Artur Clarke, il grande scrittore di Fantascienza di “2001 Odissea nello Spazio” era solito ripetere:

Esistono due possibilità:
o che siamo soli nell'Universo o che non lo siamo.
Sono entrambe ugualmente terrificanti.

Dal 1996 ad oggi sono passati 20 anni e in questo periodo gli scienziati sono passati da una generale euforia nei confronti della possibilità dell’esistenza degli alieni (fase di grandi messaggi mandati a piu’ riprese nello spazio) ad un limitato e doveroso o addirittura esagerato pessimismo. Oggi il parere può essere riassunto in queste posizioni:

-se siamo soli, è inutile sprecare tempo e soldi nel mandare messaggi
- se non siamo soli, gli alieni dovrebbero essere (ormai è accertato) in zone così lontane della nostra Galassia o addirittura al di fuori di essa che il senso del messaggio perderebbe significato.
Terza possibilità, potrebbero essere “con cattive intenzioni”, per cui… meglio non toccare il can che dorme…!

Lo stesso Hawling il famoso scienziato inglese, avverte che sarebbe meglio prudenza,...prudenza e ancora prudenza!

Un recente documentario su questo tema dello stesso Hawking si conclude in modo molto inquietante: ecco le parole…


"Se gli extraterrestri verrano a visitarci,
potrebbero essere come Cristoforo Colombo in America,
Cosa che non fu molto positiva per i nativi americani"






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