THE ARRIVAL 1996
FILM sifi
Stavo girando su
internet e in particolare su You Tube per vedere il trailer di
Arrival, un film appena uscito in Uk di SIFI di cui mi ha parlato
molto bene mio figlio che vive là, quando mi sono imbattuta in un
altro film del 1996 col titolo quasi simile, precisamente “The
arrival” e mi sono ricordata di averlo già visto.
Arrival è un
recentissimo film di fantascienza che, come fa presupporre il titolo,
parla dell’arrivo degli alieni e The arrival, guarda caso, affronta
lo stesso preciso argomento…
Il film del 1996 è
THE ARRIVAL
regista: David Twohy
Attori: Charlie
Sheen. Ron Silver,Teri Polo, Lindsay Crouse, Richard Schiff.
Durata: 120 m
Produzione:
Usa-Messico- 1996
La vicenda ha come
sfondo il Progetto NASA detto S.E.T.I. cioè Search for
ExtraTerrestrial Intelligence (Ricerca
di Intelligenza Extraterrestre)
che ha come scopo la ricerca di eventuali segnali intelligenti dallo
spazio ed egualmente invio di messaggi allo scopo di contattare
eventuali intelligenze lontane o vicine, progettato intorno al 1960 e
partito nel 1974.
All’inizio le
speranze degli astronomi erano altissime e si attendevano prima o
poi, piuttosto prima a dir il vero, dei segnali intelligenti.
Così il film del
1996 ha come punto di partenza proprio uno degli osservatori
astronomici del Progetto SETI… e il protagonista principale è Zane
Zilinski (C. Sheen), un radioastronomo la cui massima aspirazione è
quella di ricevere un segnale, quel segnale…!
Una notte,
proveniente da una stella, Wolf336, arriva un !qualcosa! che lancia
un picco negli strumenti di ricezione e lui insieme ad un suo
collega, mettendo in pratica tutti i protocolli di controllo, capisce
subito che si tratta di un segnale voluto intelligente...che però si
spegne dopo soli 42 sec.
I 2 sono fuori di sé
dalla gioia e lanciano (visto che la stella si chiama Wolf:lupo) veri
e propri ululati di felicità!
Ma non pensavano che
quello sarebbe stato l’inizio di un incubo!!!
Zane parte in quarta
e avvisa il suo superiore, ma la cosa dà il via a un insieme di
fatti sconcertanti, non ultimo la morte (Fatta passare per suicidio)
del suo collega e il suo improvviso e immotivato...licenziamento (col
pretesto di taglio dei fondi) oltre alla misteriosa sparizione del
nastro registrato.
Zane rimane
allibito, ma non si dà per vinto e trovato lavoro come antennista,
continua ad indagare e soprattutto cerca di scoprire tutto quello che
può sull’osservatorio e si tutto ciò che sembra accadergli
intorno,
Con metodi
artigianali ma efficaci, Zane riesce nuovamente a captare il segnale,
ma sorpresa delle sorprese, questa volta esso arriva da molto vicino,
da un villaggio in Messico: qui conosce una scienziata, un’agronoma
che sta studiando gli effetti sulle piante delle mutazioni
climatiche.
I 2 cominciano ad
indagare e si viene a scoprire che esiste una base aliena e che gli
alieni riescono tramite una macchina a mutare trasformandosi in
terrestri: lo scopo è quello di costruire stazioni altamente
inquinanti, capaci di emettere gas nell’atmosfera surriscandandola…
Zane e Ilana vengono
scoperti. Zane fugge e cerca di far intervenire la polizia, ma gli
alieni riescono a far credere che Egli sia un assassino e che abbia
ucciso proprio Ilana.
Il complotto ormai è
chiaro nella testa di Zane; lo scopo è quello di mutare il clima in
modo da renderlo favorevole alla loro razza, in sostanza questo è
l’anticamera di un’invasione in grande stile in cui l’Umanità
non avrà piu’ speranze!
Zane ora cerca di
rientrare negli USA e con l’aiuto di amici vorrebbe penetrare in un
osservatorio e tramite un ripetitore ritrasmettere il segnale
ascoltato in modo da rivelare il piano…
Il film è
appassionante e alla sua uscita ha avuto un buon successo non solo
del pubblico ma anche della critica. So che è uscito nel 1998 il
sequel, ma io non l’ho visto anche se mi farebbe piacere veramente.
Il tema è
appassionante e mi ricorda la frase che spesso Artur Clarke, il
grande scrittore di Fantascienza di “2001 Odissea nello Spazio”
era solito ripetere:
Esistono
due possibilità:
o che siamo soli nell'Universo o che non lo siamo.
Sono entrambe ugualmente terrificanti.
o che siamo soli nell'Universo o che non lo siamo.
Sono entrambe ugualmente terrificanti.
Dal 1996 ad oggi
sono passati 20 anni e in questo periodo gli scienziati sono passati
da una generale euforia nei confronti della possibilità
dell’esistenza degli alieni (fase di grandi messaggi mandati a piu’
riprese nello spazio) ad un limitato e doveroso o addirittura
esagerato pessimismo. Oggi il parere può essere riassunto in queste
posizioni:
-se siamo soli, è
inutile sprecare tempo e soldi nel mandare messaggi
- se non siamo soli,
gli alieni dovrebbero essere (ormai è accertato) in zone così
lontane della nostra Galassia o addirittura al di fuori di essa che
il senso del messaggio perderebbe significato.
Terza possibilità,
potrebbero essere “con cattive intenzioni”, per cui… meglio non
toccare il can che dorme…!
Lo stesso Hawling il
famoso scienziato inglese, avverte che sarebbe meglio
prudenza,...prudenza e ancora prudenza!
Un recente
documentario su questo tema dello stesso Hawking si conclude in modo
molto inquietante: ecco le parole…
"Se
gli extraterrestri verrano a visitarci,
potrebbero essere come Cristoforo Colombo in America,
Cosa che non fu molto positiva per i nativi americani"
potrebbero essere come Cristoforo Colombo in America,
Cosa che non fu molto positiva per i nativi americani"
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