venerdì 23 dicembre 2016

UN SOGNO NEL GHIACCIO…

PREMESSA:
 sin da quando ero bambina, la neve mi ha sempre suscitato un’impressione di felicità e potevo stare ore a fissare dalla finestra la caduta dei fiocchi piccoli, grossi, a falde, leggeri o pesanti mentre si depositavano con delicatezza su strade, viali e tetti ricoprendo lentamente ogni cosa e conferendo un senso di pace e pulizia, di purezza e perfezione…

Lo stesso sentimento mi è rimasto da adulta e anche se percepisco i problemi e le difficoltà negli spostamenti e nella vita che provocano le nevicate, non posso esimermi dal provare sempre un senso di euforia, di eccitazione…

Neve. Ghiaccio. Galaverna o brina fino alla leggera rugiada primaverile… ne apprezzo in pieno la bellezza…

E così ho voluto provare a muovermi nel mondo del ghiaccio totale e come prima cosa, sono stata in Islanda nell’Inverno di 5 anni fa ed ho ripetuto poi l’esperienza…
Quest’anno tento la Norvegia alla ricerca del ghiaccio e… dell’aurora boreale…

Così cerco sempre libri, anche e soprattutto, di fotografia sul mondo del ghiaccio, del nord e sui sogni che da quel mondo scaturiscono…


Tra questi libri segnalo:

UN SOGNO NEL GHIACCIO”...-Isole a nord: Islanda Faroer Lofoten

Testo di Renzo Rossotti
Prefazione di Francesco Distefano

AUTORI: Raffaele Tomasulo, Renzo Rossotti
PAGINE: 72
CATEGORIA: Geografia Generale. Viaggi
EDITORE: Pintore
ANNO: 2001

Chi non è stato al Nord, non importa in quale stagione, non può capire la passione la malia il fascino la nostalgia che quelle terre emanano: è un qualcosa che ti prende e che ti spinge a ritornare, a riprovare quelle sensazioni splendide di purezza bellezza incontaminata contatto con la natura. E non parlo qui, come dice appunto la Prefazione del libro, del Grande Nord come Artico e Antartico, ma mi riferisco alla fascia intermedia, piu’ o meno sulla linea del Circolo Polare Artico che può essere definita il -Piccolo Nord-. E il libro parla proprio di queste terre, in particolare dell’Islanda, delle Faroer e delle Lofoten.



Riporto queste frasi che mi hanno colpito:

Ghiacciai, laghi, fiumi, cascate geyser, vulcani, soffioni, solfatare, fumarole, piscine naturali d'acqua calda, e poi fiordi, valli con l'esplosione di fiori della breve estate nordica, spiagge di sabbia nera, le ampie distese di cenere e lava dell'interno: deserti freddi che lasciano uno strano malessere, tanto simile al mal d'Africa.
Sono isole sulla via dell'Artico, ricche di scenari sorprendenti e di segreti da scoprire a cui dedicare un meraviglioso viaggio; isole abitate da genti dolci e riservate, con un grande patrimonio culturale e con livelli di vita decisamente avanzati. “




La prima terra che è presentata è l’Islanda, la terra dove in pochi km quadrati la Natura si dispiega in tutto il suo splendore offrendo -un’antologia commovente e stupefacente di quanto sa creare-, dai ruscelli ridotti a piccoli fili d’acqua a cascate come Dettifoss di una potenza primordiale, da laghi dai colori fantastici a vulcani ancora in piena attività con tutto il corredo di geyser, fumarole, fanghi bollenti e borbottanti, piscine naturali di acqua caldissima…

Nella prefazione Distefano ci dice che l’Islanda è un gabbiano che ci vola intorno allo scopo di parlarci e indicarci tutte le bellezze che ci circondano…
L’Islanda parla e parla al cuore di chi sa ascoltare: non è il vocio confuso e scomposto delle spiagge sovraffollate dei nostri mari, è il vento che raggiunge velocità impressionanti, è il tuono prorompente delle cascate, è il mugghio del mare che sbatte con potenza contro le coste, ma è anche il dolce colore di un’alba e il rosso intenso di un tramonto, l’urlio continuo delle sterne artiche preoccupate per i loro nidi…

L’Islanda è il ricordo del passato che fu la Terra e una speranza per il futuro.

E qualcosa di simile, in paesaggi sempre diversi ma che prendono nello stesso modo, si ritrova nelle Faroer, arcipelago disperso tra Islanda e Danimarca, cui appartiene anche se con larghe autonomie e che nessuno conosce tanto da chiederti “Faro chi???”.

Piu’ a nord, vicinissime alle coste frastagliatissime della Norvegia nella zona di Tromso, ecco le Lofoten con spiagge così bianche da far invidia alla Sardegna, con i rorbuer, i capanni dei pescatori in cui ormai è un lusso dormire…

E, per concludere si tratta di:

Una costellazione di isole al nord, dove il mondo si direbbe finire.
Qualche saga racconta, fra giganti, diavoli e streghe, che la storia non finisce qui. Forse comincia.”

Poi seguono le fotografie, un libro nel libro: la rappresentazione attraverso immagini che sono capovalori che ritraggono ciascuna un piccolo mondo che sembra fuori del mondo!

Un posto da visitare e visitare e visitare...per sognare...per provare...per vivere...










Nessun commento:

Posta un commento