mercoledì 28 settembre 2016

E SE TOTTI SI TRASFERISSE IN NUOVA ZELANDA...???

Totti, Spalletti, Spalletti e Totti e adesso anche la moglie del Pupone, Ilary Blasi... la TRIADE è perfetta a darci il tormentone!

Da Dagospia a Il Giornale fino a Corriere dello sport.it, le voci si susseguono e non sono certo belle:

-"C'è grossa crisi per "Francesco Totti: i suoi affari non sono mai andati così male..."
-"Maledetta crisi: soffrono anche i Totti."

Dissidi con Spalletti, gioco o non gioco, campo o panchina, la diatriba continua ed in essa si inserisce anche la moglie con battute che hanno fatto il giro del web quando definisce Spalletti "un uomo piccolo".
E allora, a che punto siamo?
 Per una sera sembra tutto dimenticato: Totti "fa 40" e fioccano gli auguri dai vip ai non vip, dai biglietti alle telefonate, dagli sms ai videomessaggi, tutte le polemiche sembrano scomparse miracolosamente per LUI e per la sua festa di compleannio. 
In prima fila Carlo Verdone, Lorella Cuccarini, Maria Defilippi, Alessandro Gassman, Rafael Nadal, e poi migliaia di persone  piu' o meno comuni che vogliono rinnovare il loro affetto per il capitano della Roma, siano essi tifosi o non tifosi.
Ma ecco Spalletti che mentre fa gli auguri, ritorna al sarcasmo. Auguri, auguri sinceri dal cuore e poi voilà la staffilata: "Io ti ho comprato la Delorean, la macchina del tempo, così potrai scegliere cosa fare. Se tornare indietro, se andare al futuro, tutto quello che tu desideri per me."(Per chi non se lo ricorda o non lo sapesse la Delorean è per antonomasia la macchina del tempo, per la precisione quella usata  nei film della trilogia "Ritorno al futuro").

La premessa non è delle migliori: sottile (ma non troppo) allusione all'età di Totti, richiesta non  (ufficialmente)richiesta, sottintesa ma non troppo a lasciar perdere?

Ai posteri l'ardua sentenza! Come disse Manzoni riferendosi a Napoleone e alla sua grandezza.

Io dico che forse è arrivata per Totti l'ora di riconoscere che ha 40 anni, che forse non tutti lo vogliono e che potrebbe anche voltare pagina.

E così torno al titolo, perchè mi è venuto in mente che, come centinaia di altri calciatori prima di lui, potrebbe trasferirsi in un altro Stato, be', visto che c'è, anche in un altro pianeta, perchè la Nuova Zelanda non solo è un Paese diverso, ma è agli antipodi dell'Italia e veramente si tratta di un altro magnifico felice meraviglioso pianeta.

Col patrimonio acquisito  Totti potrebbe fare tutto, riposarsi su spiagge meravigliose o montagne incontaminate,  ma anche dedicarsi a qualsiasi attività dall'aprire un ristorante o addirittura una catena di ristoranti all'italiana  (la nostra cucina è forse una delle poche cose ancora apprezzate senza ma e senza discussioni) o, se la sua passione per il calcio è irrinunciabile organizzare dei centri sportivi per diffondere il suo amore in un paese che non vede al primo posto questo sport.

Sì perchè parlare di Nuova Zelanda equivale a parlare di rugby, rugby e ancora rugby!


Il rugby è una delle tante eredità lasciate dagli Inglesi a questa loro ex colonia; la Nazionale neozelandese è una delle piu' forti al mondo e i suoi giocatori, soprannominati "ALL BLACKS", tuttineri, dalle loro divise, sono temuti e rispettati, Sono impegnati annualmente nei campionati mondiali di rugby, e sono famosi per la loro danza iniziale: si tratta di una danza di guerra Maori (la popolazione indigena della Nuova Zelanda), cioè una haka. La danza e il canto rituale hanno uno scopo intimidatorio e questo è facilmente comprensibile non solo per i gesti ma soprattutto per il significato delle parole:
"


Leader:Taringa whakarongo!Ascoltate!
Kia rite! Kia rite!!Preparatevi! Pronti!
Kia mau!In posizione!
Ringa ringa pakia!Batti le mani contro le cosce!
Waewae takahia kia kino nei hoki!Pesta i piedi più forte che puoi!
Squadra:A kia kino nei hoki!Più forte che puoi!
Leader:Ka mate, ka mateÈ la morte, È la morte!
Squadra:Ka oraÈ la vita!
Leader:Ka mate, ka mateÈ la morte, È la morte!
Squadra:Ka ora"È la vita

E a volte a "cercare di terrorizzare" l'avversario, ci sta anche il viso dipinto col nero e i segni di guerra e la famosa lingua tutta fuori...

Insomma in Nuova Zelanda il rugby non è solo uno sport, è lo sport per eccellenza, lo Sport con la s maiuscola, è una religione!!!
Ogni paesino anche il piu' piccolo (e qui si parla di poche decine di persone in certe zone, vista la scarsità degli abitanti), ogni scuola che si rispetti, ha la sua squadra seguita con fervore, con passione e,,, con rispetto,
Entri in un bar o pub che dir su voglia ed ecco appese le bandierine della squadra locale, i simboli e le mascotte in miniatura in vendita per beneficenza, le sciarpe di una miriade di colori e appese alla parete, rigorosamente non le foto di attori o cantanti celebri, ma degli eroi della squadra locale e/o della Nazionale"

Ebbene, e qui torno al discorso iniziale, Totti o non Totti, forse la Nuova Zelanda è un paese dove trasferirsi!!!


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